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Image Review Concerti

Ci sto ancora pensando al loro concerto, e forse già questa è una buona cosa.
Dopo Bologna, la seconda e ultima tappa del A Weekend in the City Tour sbarca a Milano: il pubblico dell'Alcatraz c'è e si fa sentire, anche se non sembra essere quello delle grandi occasioni. La scenografia del palco è semplice e lineare ma gli effetti di luce sono potenti e avvolgenti. Più o meno le stesse caratteristiche di Kele, Gordy, Russell e Matt. Nell'aria si respira la tendenza ad un live subito tirato e compresso, ed infatti la band non delude: con Song for a Clay, Like eating Glass, Hunting for Witches, Positive Tension e, naturalmente, Banquet, i Bloc Party miscelano alla perfezione i successi di Silent Alarm con le canzoni del nuovo album…

Quando però l'atmosfera inizia a scaldarsi sul serio, quando anche i muri del club iniziano ad entrare in sintonia con una band in stato di grazia, il tutto finisce e l'imminente magico secondo tempo che mi stavo già pregustando resta solo nei miei pensieri e non trova riscontro nella realtà. Nel giro di pochi minuti il locale si svuota e rimango fermo a pensare: davvero non si poteva chiudere meglio questo live? O è stato finire dopo il primo tempo l'arma vincente dei Bloc Party? Ci sto ancora pensando, probabilmente non lo capirò mai, e forse questa è un'altra cosa buona.
Scrissi tempo fa che il concerto dei Kaiser Chiefs fu come una stupenda sveltina: questo dei Bloc Party mi è sembrato un coito interrotto.

Enrico Scudeler