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Un album ricco di belle canzoni e di spunti geniali e generosi, manifesto di un nuovo cantautorato mediterraneo

Senza dire niente (Mio padre) é il racconto il racconto di un figlio attraverso ricordi ed insegnamenti del padre. Un omaggio, nel ventennale della sua morte, alla figura umana e professionale di Beppe Alfano, ucciso dalla mafia l’8 gennaio 1993. Il brano ha suscitato l’interesse di Roy Paci, che ne é divenuto arrangiatore, e di Chicco Alfano, figlio di Beppe, che ha aiutato a realizzare il disco.

Le tematiche che questo lavoro affronta sono quelle del viaggio, ovvero  le domande che l’uomo si pone, le risposte che ad esse tenta di accostare, in una continua ricerca, nell’arco delle sue esperienze di vita: dal distacco dalle proprie radici e dai propri affetti, a causa di scelte dettate dalla difficoltá oggettiva che ci circonda o dalla volontá di non arrendersi ai compromessi della mediocritá. L’eutanasia (fisica o figurata) dei valori morali, del primato di coscienza, dottrina di fede, ormai argomento di talk show, l’emigrazione, la ribellione, la fuga, la partenza, l’addio, il sogno, il mare intorno, il ritorno, una scelta di legalitá anche a costo della vita stessa… e tanto altro ancora…

Autore, cantante, musicista, alla ricerca continua di una “propria” dimensione dell’etnico e  dell’autore, anche grazie ad una personale idea di contaminazione. Ama raccontare le sue storie, la sua vita, la sua terra, attraverso una freschezza e un’immediatezza che lo contraddistinguono, in un connubio di “immagini” e di “suoni” assolutamente diretti ed efficaci. I suoi testi, si fondono nelle sonorità che spiccano maggiormente dal suo background musicale: il folk, la celtica, lo swing, la bossa, la world music, passando da melodie più mediterranee, fra scenari arabeggianti e balcanici, per ritornare a quei “battere e levare” che hanno contraddistinto la “nostra musica”, senza mai citarli ossessivamente. Definisce la sua musica un viaggio  alla ricerca di se stesso, in cui la partenza e l’arrivo sono lo stesso punto di una carta geografica, in cui i luoghi visitati e le persone incontrate fanno la differenza. Repertori in cui non mancano i riferimenti a grandi autori e cantori di musica popolare, come Matteo Salvatore, Domenico Modugno e ancora  la rilettura dei brani di Fabrizio De Andrè,Giorgio Gaber ed altri maestri.

Nei brani di Davide Berardi esiste una convivenza possibile tra poesia e ironia, tra sorriso e brivido, tra casa e infinito. Ed è proprio il contrasto fra tali differenze a rendere esclusivo questo incontro. Un messaggio che riesce ad andare ben oltre il singolo talento o la proposta artistica.

www.davideberardi.it

Davide Berardi inizia a scrivere i suoi primi brani inediti nel 2001. Dopo alcune esperienze in band rock-pop nei seminterrati del suo paese, dal 2003 si dedica agli studi di canto, parallelamente alle ricerche e alle prime sperimentazioni sulle ballate e i canti popolari della tradizione pugliese. Col tempo, la sua ricerca stilistica, si estende ai suoni  di altre latitudini. Grazie alla “scuola” e alle influenze  del cantautorato italiano, il tentativo di far convivere testi d’autore con sonorità etniche diventa il punto focale del suo progetto.

Si accosta al teatro come attore – cantante:  è in scena in MONDO G – Omaggio a Giorgio Gaber di e con Raffaele Zanframundo (Auditorium, 2008) in IO PROVO A VOLARE – Omaggio a Domenico Modugno di e conGianfranco Berardi (Compagnia Berardi Casolari – Teatro Stabile di Calabria – Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria, 2010) pluripremiato allo JOAKIMinterFest di Kragujevac (Belgrado), e in IO CAMMINO – tributo al viaggio di e con Rita Greco.

“Cantinaria“  (Sana Records/Venus, 2008) è il suo disco d’esordio. Il titolo omaggia la band che ha condiviso i primi anni del suo percorso. Nel 2011 pubblica “Balla ancora” (CM,2011), sintesi delle più note ballate popolari della tradizione pugliese, rielaborate in un live con gli Appia Folk Ensemble. Il 15 maggio 2012  esce “Chi si accontenta muore” (CM/Free-D Music/Audioglobe), promosso con il sostegno di Puglia Sounds Recording con la preziosa partecipazione di artisti del calibro di Roy Paci, Eugenio Bennato, Mario Rosini ed altri.

Attualmente frequenta il corso di “Canto jazz” presso il Conservatorio “G. Paisiello” di Taranto, sotto la guida di Larry Franco. Si esibisce nei teatri, nelle piazze e nei club che capitano sulla sua rotta, in Italia e all’estero (Grecia, Spagna, Francia, Olanda, Slovenia, Serbia …)

Premi / riconoscimenti al: Voce Dal Ponte (2011), Festival di Musica Giovane (2009), Pratilò (2009), Terra di Sud Folk Festival (2006). Ha suonato con Folkabbestia e Niccolò Fabi.  Il brano “Mia terra” è presente nella compilation “Puglia Sounds New” distribuito con XL Repubblica Ott 2012. Il brano “Senza dire niente (mio padre)” feat. Roy Paci è presente nella compilation Tutta Roba Pugliese vol. 4 in free download sul sito Rockit. Dicembre 2012

PROMORADIO ||| L’AltopArlAnte (www.laltoparlante.it – 348.3650978)