Roma, estate 2017
Il Lato B ha ispirato storicamente moltissimi modi di dire, entrando prepotentemente nel nostro linguaggio quotidiano per rappresentare metaforicamente sensazioni, immagini, atteggiamenti, legami… in senso di disprezzo “mi stai sul c.”, nel rappresentare la fortuna “botta di c.”, l’amicizia “culo e camicia”, la fatica “farsi il c.”, in senso critico “quella cosa l’hai fatta col c.”, di derisione “prendere per il c.”, dalla sineddoche “muovi il c.” ove la singola parte anatomica rappresenta il tutto, all’espressione “restare col c. per terra” che deriva dal Medioevo ove i Longobardi falliti erano condannati ad abbassare i pantaloni ed appoggiare le natiche sull’erba.
Link video “Il Culo è amore”: https://youtu.be/wG_iOvIUKMs
Protagonisti del progetto sono Ilaria Gallotti, splendida fotomodella romana e Rocco Ciarmoli (“Il Gigolò” di Zelig) che ci regala uno spassosissimo cameo. Autore ed interprete del brano è Igor Nogarotto (già scrittore del romanzo “Volevo uccidere Gianni Morandi” e ideatore del progetto “POPE IS POP” dedicato a Papa Francesco per il Giubileo).
Il deretano (didietro, fondoschiena, posteriore, sedere, popò, retto, chiappe) rappresenta anche un’icona multisessuale, essendo simbolo sia dell’immaginario collettivo maschile nei confronti della donna, sia per l’essere divenuto sinonimo di omosessuale. Le parole si trasformano nel tempo: il termine “paraculo” ad esempio, originariamente significava “omosessuale passivo”; oggi definisce una persona scaltra e opportunista.
Già Francisco De Quevedo (1580-1645), scrittore spagnolo, ne decantò i pregi: «Il culo è così disgraziato da essere superato dalle cose avvantaggiate in nobiltà e virtù, pur avendo più imperio e venerazione delle altre membra del corpo. A ben vedere, infatti, è il più perfetto e ben collocato di esso e più favorito dalla natura e poi la sua forma è circolare, come la sfera, e divisa in un diametro o zodiaco proprio come quella. Il suo posto è nel mezzo, come quello del sole; il suo tatto è tenero. Ha un solo occhio ed è più necessario l’occhio del culo più di quelli del viso; per quanto uno senza occhi in esso può vivere, ma senza occhio del culo né soffrire né vivere. A causa degli occhi del volto ci sono innamorati, incesti, stupri, morti, adulteri, ire e furti. Ma quando per il pacifico e virtuoso occhio del culo ci fu scandalo nel mondo, inquietudine o guerra? Negli occhi del volto di solito ci sono mille lievi accidenti, cateratte, nubi e molti altri malanni; ma in quello del culo non ci sono mai nubi, perché è sempre liscio e sereno».
“Il Culo è amore” è una produzione SAMIGO
Info: 347.9346400 – igor@samigo.it
IL CULO E’ AMORE
(Testo e Musica Igor Nogarotto)
Sei stato sempre maltrattato
offeso, picchiato, umiliato
tra metafore e allusioni
tra calci, schiaffi e gli insulti più profani
Sei spesso abbinato alla fortuna
altre alla fatica o a una fregatura
Ma il tuo lavoro lo sai fare
a volte ci lasci senza fiato
altre, il fiato lo sai dare
Il Culo è una via d’uscita
il Culo è l’entrata sul retro
il Culo è detto “il di dietro”
ma è spesso la tua facciata
Il Culo è la tua rampa di lancio
porta un pezzo di te in viaggio per il mondo
è il frutto proibito, il foro imperiale,
il pin inviolato, geometria esistenziale
è il gesto d’amore più grande che m’hai dato
Sì, il Culo è amore
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