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Un disco sull'individualismo che chiude ognuno in tanti mondi personali, mondi autoreferenziali e vissuti da identità plurime che nell'incontro si scoprono "Alieni" con difficoltà di comunicazione, relazione e interazione.

Il disco Alieni è la terza tappa del percorso personale e artistico di Geddo dopo "Fuori dal comune" e "Non sono mai stato qui". Mentre il primo lavoro descriveva la coordinate personali e intime dell'autore e il secondo usciva dal personaggio per cercarne gli alter ego e le parti oscure, grottesche e irrisolte, con "Alieni" invece i protagonisti diventano gli "altri". Il formalismo e l'ipocrisia non migliorano la situazione ma il tratto leggero e coinvolgente dell'autore permette di affrontare il problema nella luce e nella condivisione. Ci sono personaggi irrisolti, ragazze senza dubbi, coppie di persone sole, ispettori liguri, malinconie natalizie, robot innamorati, mondi incompresi come quello degli adolescenti e mondi abbandonati come quello degli anziani. Le soluzioni dell'autore sono sempre il viaggio, la condivisione, la lucidità e il sentimento.

BIO

Geddo, autore, sobillatore culturale, organizzatore, cantante e scrittore impegnato da anni nella west coast ligure in importanti iniziative come il Festival “Su la testa”, arriva al terzo disco dopo "Fuori dal comune" ( 2010 ) e "Non sono mai stato qui" (2013). Il terzo disco "Alieni" è una raccolta di canzoni sulla solitudine, l'individualismo, il viaggio, il disincanto e la comunicazione pieno di personaggi caratteristici e interessanti.

Geddo, dopo anni di esperienze musicali sotteranee, contestualmente alle pubblicazioni discografiche ha intrapreso una vivace attività live che ormai può dirsi di livello nazionale avendo toccato diverse parti d'Italia dalla Val d'Aosta alla Puglia.

Le sue canzoni sono state scelte come colonna sonora della commedia "Tante belle cose" de "I sani da legare"; per la stessa compagnia ha scritto la canzone "Chloè" in occasione della messa in scena della commedia "Più vera del vero".

In particolare ha partecipato a Collisioni, Astimusica, Sognautori, La Fionda di Legno, Premio Donida, Ottobre De Andrè, Orco Folk Festival, Canta come Mangi, Mani Festival, Rassegna di canzone d'autore al Sipario strappato di Arenzano, Una canzone per Genova, Rassegna internazionale di teatro di Giovinazzo, Folk studio, Varigotti Festival, Imperia music festival...

Oltre 60 date all'anno tra piccoli locali e grandi rassegne con una band eclettica ed elastica che si adatta ai vari contesti live e ad ogni situazione.

CONTATTI & SOCIAL:
Facebook: https://www.facebook.com/groups/145182692165549/
Youtube: https://www.youtube.com/results?search_query=geddo


Siamo una barzelletta. Ma non la sappiamo nemmeno raccontare. Non facciamo nemmeno (più) ridere.

Io non lo capisco questo accanimento dei social contra Chi non è andato a votare. Soprattutto perché mi sembra tanto derivi da altro. Mi arriva come uno sfogo di rabbia pregressa, accumulata chissà come (depressione lavorativa? insoddisfazione? solitudine?...). E, cosa ben più grave, la trovo totalmente priva di coerenza.

C'è Qualcuno di noi che non ha accettato di farsi prendere per il culo più e più volte negli ultimi decenni?
Esempio pratico: il carburante. Il/la diesel costava metà della super. Poi quando è iniziata la produzione di auto che vanno a diesel, il prezzo della stessa è pressoché raddoppiato.
"Tanto ormai ti sei comprato la macchina a diesel. Vuoi circolare? Paga e taci".
Una farsa colossale. Qualcuno di noi ha forse smesso di fare rifornimento? Cosa abbiamo fatto CONCRETAMENTE per ribellarci a questa messa in scena lampantemente disonesta? Abbiamo forse smesso di fare benzina/diesel? Mi pare di no. Abbiamo tutti accettato la situazione, ci siamo fatti (e ci facciamo) sopraffare e andiamo avanti. E tanti sono gli esempi di aumenti imposti e "giustificati", come necessari a cui sottostiamo. Magari dentro ci rode, ma come si fa a pensare che un'infinita scia di lamentosi e ridondanti post e tweet possa cambiare le cose? O, addirittura, cambiare le persone?!

Il punto è questo: stiamo ancora troppo bene.
Abbiamo iniziato ad intuire che le cose non vadano proprio benissimo, a percepire che il declino avanzi e che la dignità di BelPaese sia andata a farsi fottere, ma viviamo la situazione più di riflesso, attraverso le notizie ed i "drammi degli altri" compatendoci e consolandoci voyeuristicamente con TG, Quarto Grado, Quinto Colonna, Sesto Senso... e fino a quando non verremo toccati sul vivo, personalmente dalla tragedia del degrado, non avremo davvero la forza di reagire. Anche se agire sarebbe meglio di re-agire, come prevenire è meglio che curare.

Quindi nel 'cum-piangere' le disgrazie degli Altri invece siamo magistrali. Ma poi?
Siamo talmente estranei a noi stessi ed estremamente critici verso gli Altri da non vedere che il nostro orticello di marmo potrà sgretolarsi da un momento all'altro. "Fino a quando si ammazzano tra di loro...
Attenzione, questa volta la do io una notizia: il cerchio si sta re-stringendo, sempre di più. E non parlo di terrorismo islamico. Parlo di terrorismo mediatico. Parlo dell'"autoterrorismo" a cui ci sottoponiamo attraverso l'isolamento. Di quando ci sentiamo apposto con la nostra coscienza perché siamo andati a votare e perché ci riteniamo migliori di quelli che non l'hanno fatto.

Parlo della nostra incapacità di esercitare davvero il nostro diritto di voto, che non può esprimersi esclusivamente andando a mettere una crocetta su di un foglio, ma deve essere costruito giorno dopo giorno, attraverso la sensibilizzazione alla realtà di noi stessi prima di tutto, perché poi questa energia si auto-alimenta e si diffonde e coinvolge le persone vicine a noi e allora davvero avremo trovato "fonti di energia alternative e rinnovabili" e ci rideremo sopra, perché scopriremo che quella risorsa non andava cercata chissà dove trivellando il sottosuolo o i fondali marini, ma, semplicemente, scavando dentro noi stessi

Immagina di essere un Puntino di luce, che in questo momento é spento e sperduto in un campo fangoso e pieno di erbacce alte. Senti l'acqua che scorre. C'è un fiume vicino a te, al di là del quale ci sono campi fertili e fioriti, ma non sai come oltrepassarlo, perché vaghi nell'oscurità. Tu non puoi accenderti da solo, ma con un sorriso, una carezza, un gesto gentile, puoi accendere gli altri Puntini luce vicino a te. E ogni Puntino può accenderne a sua volta un altro e poi un altro e un altro ancora, fino ad illuminare Te, fino a quando non si sarà creato un lungo fascio di luce, fino a quando si formerà un ponte umano luminoso che ci indicherà la strada per uscire dalla palude e permetterà a Tutti di mettersi in salvo...! ACCENDIAMOCI!

di IGOR NOGAROTTO, Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
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Capita così, una sera, in un locale, davanti ad una birra, riflettendo con uno "Specchio" (in carne ed ossa), che le tue intuizioni prendano forma, perché davanti a te si materializza Chi conferma le tue tesi, perché ne è la testimonianza vivente e rafforza la tua idea di non essere un alieno che si è perso sulla Terra...

Fin da piccoli veniamo obbligati a scegliere: "pasta o carne", "mare o montagna", "bianco o nero", "Batman o Superman"... ci viene inculcata la necessità di 'prendere posizione', perché solo così si può essere credibili come persone che sanno esattamente quello che vogliono, come individui con personalità

Ma in realtà c'è bisogno di questa continua categorizzazione, di dare a tutto un nome, un numero, un voto... perché siamo sempre più insicuri, inghiottiti dal marasma della confusione valoriale, vittime del terrore, bisognosi di 'agganciarci' a qualcosa e/o qualcuno

E "il Sistema" fa leva sulle nostre debolezze e fa di tutto per renderci sempre più instabili, perché deve poterci controllare, per poter così disporre di noi, per poi venderci le sue ideologie prima ed i suoi prodotti poi

Anche i questionari di lavoro, quelli per la leva militare, i sondaggi... non prevedono elasticità e relativismo: "SI'" o "NO"! "Per sempre!". Punto

E oggi se incrociamo Qualcuno che ci risponde "DIPENDE", lo guardiamo in malo modo, perché ci destabilizza: "questo è un indeciso, non ha le idee chiare, non sa quello che vuole... è INAFFIDABILE"

Contravvenendo anche alle linee guida di Machiavelli quando asserisce che "ci si deve sempre schierare", sostengo che la vera CONSAPEVOLEZZA risieda al contrario nel non avere legami rigidi ed assoluti nei confronti della propria Weltanschauung: flessibilità: questo per me significa concretamente avere personalità

Ciò non significa che non ci siano mai situazioni in cui occorra decidere con risolutezza: non mi riferisco all'azione o alla re-azione: sto parlando di 'come' si arrivi a re-agire

Ciò non significa non avere ideali, non essere legati ai propri valori ed alle proprie origini, né tantomeno non avere princìpi: parlo semplicemente di un approccio non integralista verso le cose, che prevede la possibilità di scelta a seconda della situazione, che mette in campo il buon senso e la capacità di essere sempre e comunque se stessi, ma contemplando contemporaneamente lucidità e passione, profondità e leggerezza, progressismo radicato, senza lasciarsi influenzare dai prototipi, dalla necessità di canalizzare per forza in una data direzione le nostre sensazioni, senza l'illusione che per "essere qualcuno" ci si debba 'affidare' ai 2 sistemi più integralisti e vessatori delle nostre coscienze, costruiti ad hoc per pilotarci, per darci l'illusione di non poterci mai sentire deboli e soli: la religione e l'amore

E non mi sto riferendo a sentimenti e spiritualità: in quelli CI CREDO!

Sto parlando di essenza, della possibilità di scrollarci di dosso le etichette che ci influenzano per tutta la vita (genitori, insegnanti, preti...); di scegliere davvero, prendendo tutto il buono che ci offrono gli Altri ma senza restarne abbarbicati; di sentirci partecipi di noi stessi; di volere accanto a noi una persona non per la paura di sentirsi soli, ma per completarci; di avere fede non per paura della morte o per giustificare una perdita, ma per guardare al futuro con più ottimismo; di non accontentarci; di essere pacifici rivoluzionari alla ricerca della propria PERSONALE formula (magica o matematica che sia), del proprio Ossimoro Esistenziale

Ed il mio Ossimoro per antonomasia (che contrasta il secolare e monolitico concept "bella o intelligente") che è simultaneamente la mia formula magica e matematica è: "la bellezza del cervello e l'intelligenza del corpo". 
E sapere che esista mi dà soddisfazione e speranza

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L'etichetta Dance Tribune e Believe Digital presentano "Dreaming," il singolo di Barbra O'Brien

ARTISTA Barbra O'Brien
TITOLO Dreaming (Radio version)
ETICHETTA DANCE TRIBUNE
EDIZIONI I CUOCHI


BARBRA O'BRIEN
L'etichetta Dance Tribune e Believe Digital presentano "Dreaming", il singolo di Barbra O'Brien, prodotto da Marco Evans e masterizzato allo Sterling Sound di New York da Tom Coyne. Il brano è già presente nella classifica Dance di iTunes, ed è il primo singolo della cantante italo-irlandese. 
Di origini Irlandesi, comincia ad esprimersi con la musica sin dalla tenera età di tre anni.
Muove i primi passi sul palcoscenico sin da bambina. La sua attività concertistica live la porta in tutta Europa da anni con grande riscontro.
La musica per Lei è essenza di vita, un legame che in qualche modo riesce ad arrivare all'anima di chi è disposto ad ascoltare e spaziare con la mente.

..Qui al di là delle apparenze, c’è un mondo da svelare.
La realtà appartiene a chi conosce  bene…
Sentiti libero di realizzare la parte più profonda di te 
Sii libero di esprimerti fino in fondo..
Non mollare e cerca sempre più.. 
Dimmi ora perchè ci credi
Dammi tempo e tu sognerai..

Per Barbra il suono è un mezzo e compagno rivelatore; la sua sinergia crea musica ed è per Barbra una forma d’arte:

• Ritmo: nutrimento per il corpo
• Melodia: nutrimento per il cuore
• Armonia: nutrimento per l’ anima
• Silenzio: nutrimento per la mente

Barbra appassionata del suono e di tutto ciò che crea musica offre un suo primo singolo Dreaming... perchè  il sogno non è poi cosi lontano dalla realtà..

Here beyond appearances there’s a world to reveal
The reality belongs to the people who know well§
Free to achieve a deep desire like the greatest waterfall 
Free to express what you feel inside now
Don’t give up and search for more
Tell me, why, now, you’re believin’
Give me time and you will be dreamin’
Tell me, why, now, you’re believin’
Give me time and you will be dreamin’
I’m so in love with you right now
I’m so in love with you right now
Tell me, why, now, you’re believin’
Give me time and you will be dreamin’
Tell me, why, now, you’re believin’
Give me time and you will be dreamin’

Pietro Giannetta Ufficio Promozione P&G Promotion Tel: 3472555632 - 3929064408 Mail: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
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